Palazzo Mondo è un esempio di architettura aristocratica dell'Italia Meridionale dove si rinvengono transizioni
stilistiche tra il gusto barocco e quello neoclassico. Tali variazioni lessicali sono riscontrabili sulla facciata principale e nei partiti decorativi di balconi e finestre del primo piano.
L’appartamento nobile, in parte ancora ben conservato, è ricco di suggestioni e di atmosfera.
All’interno si possono visitare la camera da pranzo, un salotto “pittoresco”, uno studio con pareti dipinte con bordi “all’etrusca”, una sala di preghiera con una statua lignea della Madonna Pellegrina.
Stupefacente è il salotto d’angolo, in stile tardo barocco, con pavimenti in cotto con la bordura maiolicata, pareti e soffitto dipinti a fresco. La pittura del soffitto è un “trompe l’oeil” col quale il pittore quadraturista sfonda illusionisticamente la parete in un rincorrersi di architetture sempre più lontane, mentre il pittore figurista, Domenico Mondo (Capodrise, 1723- Napoli, 1806), chiamato all’opera in quegli stessi anni per le decorazioni della Reggia di Caserta, dipinge otto figure femminili, simboleggianti altrettante virtù.
Una camera con pareti rosso pompeiano, oggi arredata con letto a baldacchino, completa l’appartamento settecentesco.
Racchiuso tra le mura del palazzo, vi è un piccolo cortile che è tipico delle case del posto.
In realtà, esso oggi, in seguito all’intervento dell’arch. Nicola Tartaglione che ha curato un attento e delicato piano di restauro dell’intero complesso, è concepito come un “giardino pittoresco” dove vince la suggestione dei fusti delle aralie che costituiscono un vero spettacolo: il loro rigoglio invadente e sinuoso si sviluppa in orizzontale, alla continua ricerca di luce solare, disegnando così una stupefacente ed incredibile ragnatela che incornicia il pozzo, il vecchio forno a legna o le arcate della loggia da qualsiasi angolazione scegliamo di guardarli.
A questo trionfo botanico ed estetico insieme partecipano anche alberi di agrumi, uva fragola e nespoli, insieme a tutte le fioriture delle piante coltivate tra cui le dature bianche dal profumo intenso, climatis, gelsomini, ecmee.
Fotografie di Robert Emmett Bright e Alessandro De Crignis